Il progetto di documentario “Non ho l’età” scritto da Olmo Cerri e Simona Casonato, dopo aver ricevuto il sostegno per il trattamento dell’Ufficio Federale della Cultura, viene premiato anche dalla Società Svizzera degli Autori con un’importante borsa di scrittura per lo sviluppo della sceneggiatura.
> Il comunicato ufficiale della SSA
Il progetto è prodotto da Tiziana Soudani per Amka Films SA e gode del sostegno della Radiotelevisione Svizzera di Lingua Italiana e di REC.
NON HO L’ETÀ di Olmo Cerri e Simona Casonato / Amka Films Productions
Nel 2001 la popolare cantante italiana Gigliola Cinquetti da al Museo Storico del Trentino le quasi centocinquantamila lettere che i fan le hanno inviato nel corso della sua carriera. La maggior parte di esse proviene dall’Italia, ma alcune decine di migliaia di migranti italiani in cerca di lavoro. Immaginate ora di fare un viaggio a ritroso nel tempo. Nel 1964 è una giovanissima Gigliola Cinquetti, allora sedicenne, con la canzone non ho l’età (per amarti) trionfa sul palco di Sanremo. È la nascita di una diva-antidiva, la cui voce e la cui immagine di ragazza perbene varcheranno ben presto i confini della penisola per raggiungere i tanti migranti italiani nel mondo e diventare per molti di loro un simbolo di identità nazionale, una sorta di nostalgico ma anche consolatorio legame con il Paese e gli affetti ormai lontani. Immaginate per un attimo di seguire la voce di Gigliola oltre il confine italo-svizzero e di entrare con lei nelle baracche e nelle case dei tanti italiani che in quegli anni, in condizioni più o meno precarie, si trovavano in terra elvetica.
Il documentario prende spunto dalla tesi della storica Daniela Delmenico intitolata “Ammiratori italiani sfortunatamente all’estero”. Lettere a Gigliola Cinquetti dalla Svizzera”.
> L’EMIGRAZIONE VISSUTA: ANALISI DELLE LETTERE ALLA CANTANTE GIGLIOLA CINQUETTI (dal sito ATIS Storia, a cura di Daniela Delmenico)