Un audiodocumentario di Olmo Cerri, in onda lunedì 29 giugno (con replica in serata) a Laser (Rete2) RSI.

Nel 1875 viene introdotta in Svizzera una nuova e moderna legge che regolamenta l’esercizio della caccia e che pone precise regole e limiti al prelievo venatorio. È in questo periodo che iniziano a muoversi nei nostri boschi due figure opposte ma complementari: il guardiacaccia e il bracconiere.

Sono stati recentementi ritrovati in Capriasca i quaderni di servizio di uno dei primi guardiacaccia della nostra regione: Giovanni Nesa di Lugaggia, nato nel 1830. Nesa si è occupato di sorvegliare la bandita del Camoghé fra il 1880 e il 1884. Attraverso la lettura delle pagine di questo singolare “diario di lavoro” possiamo seguire i lunghi tragitti nei boschi percorsi nel tentativo di scoprire gli illeciti, le minuziose e quasi poetiche osservazione del “selvagiume”, la difficoltosa ricerca dell’ultimo orso del sottoceneri, ma possiamo anche gettare uno sguardo nella vita privata e nella quotidiana di una famiglia ticinese. I diari sono stati recentemente pubblicati in un volume intitolato “Con il canochiale o veduto tre camozze…”.

La pubblicazione è frutto del lavoro di conservazione e ricerca curato dall’Archivio Audiovisivo di Capriasca e Valcolla, ente che si occupa di conservare e tutelare le immagini e le testimonianze orali che costituiscono la memoria collettiva della regione.

Giovanni Nesa mentre cuoce la polenta (1925).

In questo viaggio sonoro incontreremo il responsabile dell‘Archivio Nicola Arigoni, collaboratore del Centro di dialettologia e di etnografia e lo storico e appassionato cacciatore Flavio Zappa, che ci guideranno tra le pagine di questo diario e ci accompagneranno nei boschi e sui sentieri della bandita sorvegliata dal guardiacaccia Nesa.

Maggiori info: http://www.acvc.ch