La REC si è occupata di riprendere lo spettacolo della coreografa e danzatrice ticinese Lorena Dozio, ripreso in occasione della presentazione presso il LAC di Lugano, e di montare il trailer.
Une quête de l’invisible, une immersion sensorielle sur la relation entre corps et texte
Come un salto immobile verte sulla relazione tra l’ambiente circostante e i limiti del corpo, i movimenti spinti all’estremo. La coreografa esplora la descrizione come apparizione dell’ambiente, del clima, delle sensazioni che un paesaggio può suggerire. Come in un piano sequenza cinematografico nel quale a poco a poco le condizioni si modificano e si trasformano fino ad un incontro con un altro corpo, immateriale ma reso presente dal movimento della danzatrice. In seguito sarà questione di entrare all’interno del corpo in scena attraverso delle esperienze “limite” come la trance e l’apnea. Cosa succede nella mente e nel corpo durante questi stati fisici di coscienza modificati?
Il suono ed il dispositivo sonoro sono un elemento importante della drammaturgia in quanto permettono di creare presenze o assenze, integrare lo spettatore nello spazio scenico, creare un’immersione sensoriale attraverso la quadrifonia. Un dialogo in tempo reale tra il corpo di Lorena Dozio, la voce di Stéphane Bouquet, il suono e la musica di Kerwin Rolland.