Troupe italo-svizzera al lavoro in valle di Blenio per realizzare un “Twin Peaks” in salsa ticinese: riprese dal 21 settembre in tutto il cantone
BELLINZONA – Una settimana prima di Pasqua. Ex fabbrica del cioccolato Cima Norma di Dangio-Torre. Durante gli ultimi giorni di riprese, il famoso attore Rainer Merz scompare dal set da lui allestito in segreto per girare un film storico dedicato all’imperatore Federico II. L’investigatore privato Giovanni Andreasi, ex poliziotto con ufficio in via Lugano a Bellinzona, viene incaricato dalla costumista e compagna dell’attore di scoprire cosa sia accaduto. Il detective, un Tenente Colombo ancora più trasandato, viene suo malgrado travolto da un passato mai superato e legato a un vecchio caso irrisolto, quello di una bambina trovata morta anni prima proprio nella zona della Cima Norma…
Questa la trama del lungometraggio – intitolato «Beyond the Mist / Oltre la nebbia» – a cui una troupe italo-svizzera sta lavorando in questi giorni all’ex fabbrica del cioccolato. Si tratta in sostanza della prima produzione che vedrà la luce grazie agli spazi del vecchio stabilimento in cui una nuova fondazione sta insediando un laboratorio artistico-culturale (CdT del 27 maggio e 22 luglio). Il primo «ciak» deve molto a Giovanni Casella Piazza: già direttore di Gazzetta Ticinese, oggi si prodiga per far rinascere la Cima Norma. E il film – le cui riprese inizieranno il 21 settembre in tutto il cantone con scene girate anche nella Turrita – nasce proprio da una sua idea. Così come da lui ha origine il rapporto con il Ticino del regista, l’astigiano Giuseppe Varlotta. «Ci stiamo lavorando da quattro anni: l’idea è sorta per la Cima Norma, ma poi frequentando il Ticino ho voluto andare un po’ più in profondità», ha spiegato ieri al CdT il cineasta che si trovava alla Casa del Popolo di Bellinzona per scegliere alcune comparse. «Sarà un film drammatico con sfumature di giallo e thriller-psicologico». Insomma, una sorta di «Twin Peaks» ticinese.
Cinema, “un potenziale di promozione territoriale inespresso in Ticino”
L’attore Pippo Delbono interpreterà l’improbabile investigatore Andreasi. Nel cast figurano anche alcuni ticinesi (come Anahì Traversi e Aglaja Amadò). La troupe conta una quarantina di persone, che potranno salire a un centinaio nelle giornate più impegnative. Il film, destinato alle sale e in uscita tra fine 2016 e inizio 2017 con un budget di 1,2 milioni di euro, è prodotto dall’italiana Kabiria Films con la co-produzione dell’Associazione REC. Quest’ultima ha sede a Lugano ed è presieduta da Adriano Schrade. Anch’egli come Giovanni Casella Piazza sottolinea il potenziale inespresso della cinematografia come vettore di promozione del territorio, nella fattispecie quello ticinese. «L’indotto per la regione può essere enormemente più ampio dell’investimento». Entrambi ritengono che oggi si stia facendo troppo poco in tal senso. Questo è comunque il primo lungometraggio in cui ha avuto un ruolo la «Ticino Film Commission» fondata nel 2014.